REPLAY - IL VIZIO DELL'ERRORE / III EDIZIONE
Collettiva d'arte contemporanea
a cura di Benedetta Spagnuolo

REPLAY – Il vizio dell’errore / 3rd Edition
Group show
curated by Benedetta Spagnuolo
25 gennaio – 7 febbraio 2026
Opening: Sabato 24 gennaio ore 17:30
Location: Galleria G. F. Grasso - Chiavari (GE), Italia
Orari di apertura: Da giovedì a domenica ore 16:00 – 19:00 - Ingresso libero
Organizzazione: ARTISTI ITALIANI - arti visive e promozione
Tecniche consentite:
Fotografia
Pittura
Installazione / Scultura
Illustrazione
Grafica
Video
Performance art
Selezione:
Dati da inviare entro il 7 gennaio 2026
Candidatura:
Senza costi di iscrizione
Quota di partecipazione:
Prevista solo per artisti selezionati
TEMATICA:
“REPLAY” ‹rìiplei›, s. ingl. [dal v. (to) replay «giocare, o rappresentare, di nuovo», comp. di re- e (to) play «giocare»], o meglio ancora: “RIPETERE”.
Sembra paradossale, a volte perfino assurdo, ma spesso le persone tendono a ripetere comportamenti che le hanno danneggiate, rimettendosi in situazioni già sperimentate come pericolose dal punto di vista emotivo e/o fisico. Questo accade per molte ragioni e, in realtà, segue una logica interna perfettamente comprensibile, sebbene in apparenza anomala.
REPLAY – Il vizio dell’errore è una mostra che analizza il comportamento dell’uomo di fronte alla ripetizione dei propri errori e cerca di comprenderne le cause, cioè il motivo di certi “replay”.
Questa tendenza a ripetere lo stesso errore viene definita “coazione a ripetere”: la spinta a riprodurre continuamente le stesse azioni. Tale dinamica nasce dal tentativo di superare qualcosa di irrisolto che affonda le radici nel passato remoto, rimettendosi nelle stesse circostanze che avevano generato quella difficoltà originaria.
Sigmund Freud parla proprio di questo nel libro “Al di là del principio di piacere” del 1920:
«Ciò che rimane privo di spiegazione è sufficiente a legittimare l'ipotesi di una coazione a ripetere, che ci pare più originaria, più elementare, più pulsionale di quel principio di piacere di cui non tiene alcun conto».
Ma perché ripetiamo lo stesso errore?
In realtà, noi tendiamo a ripetere la stessa “soluzione”, e non l’errore.
Ognuno di noi, in passato, ha adottato una strategia per uscire da certe difficoltà; tale strategia produce conseguenze e, tra queste, c’è anche il famoso “errore”.
Questo comportamento nasce perché quella soluzione ci sembra istintivamente la cosa più ovvia e giusta da fare — esattamente come lo è stata in passato. Ma il fatto che abbia funzionato allora non ci costringe a ripeterla in futuro, anche perché spesso la stessa strategia può provocare più danni che benefici.
Allora perché lo facciamo?
Semplicemente perché le soluzioni a noi più familiari, o le abitudini (anche se errate), ci appaiono come le più giuste, se non addirittura le uniche.
Per uscire da questi continui “Replay”, la strada è quella della consapevolezza: riconoscere il meccanismo di cui si è vittime e imparare a “frenarsi” quando l’abitudine si ripresenta.
Replay vuole essere così una dichiarazione dei propri sbagli, mostrata attraverso le opere d’arte; e vuole soprattutto essere cura, un varco per uscire da questo limite, perché “mostrarsi” significa prendere coscienza — in questo caso, delle proprie azioni.
Replay è il vizio dell’errore, da percorrere, da varcare, da ripetere… replay… replay… replay…
Benedetta Spagnuolo
LOCATION: GALLERIA G.F. GRASSO – CHIAVARI (GE)

La Galleria G.F. Grasso è uno spazio in cui l’esperienza artistica trova un contesto autentico e consapevole. Intitolata al dottor Gian Francesco Grasso, figura centrale nella vita culturale cittadina, la galleria rappresenta un luogo di dialogo tra memoria storica e ricerca contemporanea. L’ambiente, luminoso e modulabile, accoglie esplorazioni espressive che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alle installazioni, fino alla videoarte, offrendo all’artista la possibilità di costruire un proprio ritmo visivo e narrativo.
Inserita nel progetto L’Arte in Economica e sostenuta dalla lunga tradizione della Società Economica di Chiavari, la galleria si colloca in un tessuto culturale vivo, in cui la relazione con il territorio non è semplice cornice, ma parte integrante dell’esperienza espositiva. Esporre qui significa confrontarsi con un pubblico attento e diversificato — appassionati, professionisti, curiosi della contemporaneità e frequentatori abituali delle attività culturali cittadine, e non solo — capace di restituire all’artista un confronto reale e articolato.
La struttura della sala, caratterizzata da una geometria che favorisce percorsi espositivi personali, è illuminata da una luce naturale che proviene sia dalla parete vetrata affacciata sul piano strada, sia dall’ampio Giardino F. Delpino, parte integrante della galleria. Questa luminosità si armonizza con l’illuminazione museale interna, creando un ambiente equilibrato e adatto a molteplici tipologie di allestimento. In questo contesto, ogni intervento artistico può instaurare un dialogo diretto con lo spazio e con il visitatore, trasformando l’esposizione in un’esperienza condivisa.
Esporre alla Galleria G.F. Grasso significa infine inserirsi in un contesto culturale attento all’evoluzione dei linguaggi contemporanei e alla solidità delle pratiche artistiche, con una prospettiva che supera l’ambito regionale per dialogare con il panorama nazionale. La galleria non si limita a presentare le opere, ma le colloca all’interno di un quadro critico e progettuale che favorisce approfondimento e continuità, offrendo agli artisti uno spazio in cui la ricerca può essere osservata, compresa e messa in relazione con il pubblico e con il territorio in un orizzonte più ampio.
______________________________________
SERVIZI OFFERTI:
-
Esposizione di opere a parete, installazioni, video su monitor e performance art.
-
Organizzazione, cura e gestione della mostra, compreso l'allestimento e il disallestimento delle opere.
-
Presentazione critica della mostra e redazione del comunicato stampa.
-
Progettazione grafica e stampa di inviti, locandine, roll-up e manifesti promozionali.
-
Distribuzione di cartoline e locandine in punti selezionati della città.
-
Inviti personalizzati tramite la nostra newsletter.
-
Ufficio stampa: diffusione di comunicati stampa su riviste d'arte, giornali locali, portali d'arte e social network del settore.
-
Post, dirette web e/o interviste sui canali social durante l'evento.
-
Assistenza al pubblico per tutta la durata dell’esposizione.
-
Shooting fotografico di documentazione dell’allestimento delle opere esposte; riprese video delle performance; pubblicazione del materiale prodotto sui nostri portali ufficiali.
Compila il form per accedere al link e scaricare il bando completo.
Deadline: 7 GENNAIO 2026







