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L'INTRECCIO DELL'ESSERE - ERIKA AZZARELLO

Mostra Personale - Dal progetto Artisti d'Avorio (7 Personali)

a cura di Benedetta Spagnuolo

ARTISTI D'AVORIO

7 Mostre Personali 

a cura di Benedetta Spagnuolo

1 Maggio - 18 Giugno 2014

Ogni Giovedì h. 19:30

In un ambiente elegante e ricercato, artisti contemporanei si mostrano in tutto il loro percorso personale ed introspettivo. La curatrice Benedetta Spagnuolo ha voluto alternare artisti dalle differenti caratteristiche stilistiche.

Ogni settimana le pareti della location thailandese si colorano di un raro e prezioso “Artista d’avorio” per regalare all’osservatore turbamenti emozionali dell’anima.

Ecco i nomi degli artisti che fanno parte del progetto:

Angela Vinci, Ambra Sciuto, Agatino Raciti, Simona Turano, Erika Azzarello, Carmine Antonucci, ALF (Adele Lo Feudo).

 

L'INTRECCIO DELL' ESSERE - ERIKA AZZARELLO

Mostra personale

29 Maggio - 4 Giugno 2014
Vernissage Giovedì 29 Maggio 2014 h. 19:30

Thai Princess - Ristorante Thailandese
Viale Africa, 31, Catania

-Lunedì chiuso-

 

Erika Azzarello è un’artista di origine catanese che ha sempre concepito l’arte del disegno e della pittura come fonte di espressione vitale, un’esigenza mentale che sfocia nella rappresentazione di infiniti corpi. L’artista ama sperimentare varie tecniche su carta e tela, passa dalla morbidezza del pastello alla corposità dell’olio, dalla grafite alle matite colorate, fino ad arrivare alla graffiante biro. Molti dei suoi lavori sono il risultato di tecniche miste, questo perché l’artista vuole essere eclettica agli occhi dell’osservatore ma soprattutto agli occhi dello stesso soggetto rappresentato. Erika però rimane folgorata dal tratto netto ed intrecciato che emana la sua biro, un segno indelebile su corpi morbidi, una traccia di storia che segue e prosegue.
Il mondo di Erika è sicuramente cosparso da corpi femminili, i suoi soggetti sono donne che raccontano affetti personali attraverso corpi, pelle, volti e mani. Dal particolare si passa ad osservare l’intera figura ed infine si arriva a toccarne la riservata anima.
I corpi femminili, anche se rappresentati senza veli, appaiono sempre dietro qualcosa che li rende misteriosi ed enigmatici, il corpo non è mai volgare, è un labirinto dal percorso tortuoso e dall’arrivo sorprendente.
Dal particolare all’anima, le donne di Erika amano se stesse, non si svelano mai del tutto, rimangono enigmi davanti agli occhi dell’osservatore; colui che le guarda deve prima contemplare e poi solo dopo scoprire, colui che le desidera deve prima perlustrare l’intreccio della pelle e poi solo dopo potrà portarsele via per sempre. [..]
Erika mischia il passato ed il presente, mescola il corpo all’anima, amalgama capelli e ragnatele, unisce lenzuola alla pelle, fonde occhi ed interiorità femminea. Le sue donne vogliono essere amate nella loro totalità, essere considerate muse dell’esistenza e non vogliono essere trascurate, le sue donne graffiano lo sguardo della superficialità, fino ad arrivare ad ucciderla.
Quante trame disegnate su volti di donna non vengono mai riconosciute, quante volte la pelle viene vista solamente come forma di un corpo da usare, quante volte i capelli scendono dinnanzi agli occhi senza che questi ultimi riescano davvero a vedere; l’artista rende visibile ogni cosa che appare eterea, riuscendo ad andare oltre il profilo dei corpi.

-Benedetta Spagnuolo-

 

ALLESTIMENTO

Ph. Benedetta Spagnuolo

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