PERFECT DAY
Collettiva d'arte contemporanea
a cura di Benedetta Spagnuolo
PERFECT DAY
Collettiva d’arte Contemporanea
a cura di Benedetta Spagnuolo
6 - 12 Settembre 2019
Vernissage: Giovedì 5 Settembre 2019 - h. 17:00 - Ingresso libero
Galata Museo del Mare - Galleria delle Esposizioni, II Piano
Calata De Mari 1, Genova
Tutti i giorni H. 10:00 - 19:30 (con biglietto al Museo)
Organizzazione: ARTISTI ITALIANI - arti visive e promozione
In collaborazione con: Mu.MA e Cooperativa Solidarietà e lavoro
Inaugura Giovedì 5 Settembre alle ore 17:00 al Galata Museo del Mare a Genova, la collettiva d’arte contemporanea “Perfect Day” a cura di Benedetta Spagnuolo e organizzata da Artisti Italiani-arti visive e promozione. Opere di fotografia, pittura e illustrazione trovano collocazione tra le pareti di quest’edificio antico avvolto in un grande involucro di vetro e acciaio affacciato al mare. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino al 12 Settembre.
Gli artisti partecipanti si ispirano con le loro opere all’omonimo brano iconico scritto dal musicista statunitense Lou Reed del 1972 dall’album Transformer, che dà spunto alla tematica della collettiva; le sue parole ci accompagnano tra passato, presente e futuro e il “giorno perfetto” diventa ciò che si ricorda, ciò che sta succedendo o semplicemente ciò che vorremmo accadesse: un ricordo, un momento attuale o un desiderio.
Il tratto più caratteristico di questa canzone si trova proprio nella sua ambiguità di significato.
Lou Reed affermò ad un giornalista: “Non puoi chiedermi di spiegarne il testo, perché non lo farò” e così da allora ci sono state varie interpretazioni date a questa canzone, una di queste ci riporta che il cantante la scrisse dopo una giornata a Central Park insieme a Bettye Kronstad, all’epoca sua fidanzata e in seguito divenuta sua moglie.
Appare tutto bellissimo in questo testo ma “Perfect Day” in realtà sembra essere un vero e proprio atto di autoaccusa, che si può evincere proprio nelle ultime parole del pezzo, ripetute più volte: You’re going to reap just what you sow (Raccoglierai ciò che hai seminato).
La canzone si apre con l’immagine di un parco, un luogo dove solitamente due innamorati passano del tempo, il testo prosegue sempre con il godersi delle giornate, come bere del vino o andare allo zoo; la semplicità del viversi le 24 ore con spensieratezza sono date da qualcuno o qualcosa che rende felice l’autore, sembra che egli nel dedicarsi a queste attività, nonostante l’apparente spensieratezza, non provi quasi nessuna emozione, come se tutto fosse vissuto in modo asettico. Quello che lo fa “andare avanti” non è la serenità della giornata trascorsa, ma ciò che rende perfetta la giornata è qualcuno o qualcosa, un’entità viva o immaginaria. Il ritornello inizia a decantare la giornata perfetta (oh, it’s such a perfect day), dove il protagonista è felice di trascorrere con qualcuno (I’m glad I’m spending with you) o meglio con ciò che lo fa andare avanti (you just keep me hanging on).
Il motivo della sua apparente serenità è talmente potente da fargli dimenticare se stesso (you made me forget myself) e quando dice: “Proprio una giornata perfetta, mi ha fatto dimenticare me stesso, ho pensato di essere un altro, una persona migliore..”, è contemporaneamente grato, felice, malinconico, ma è anche triste perché consapevole di non essere lui perfetto, ma perfetta la giornata che lo ha reso così.
Perfect Day non è solo un inno ad una giornata felice, ma è un sintomo di gratitudine verso qualcuno o qualcosa, un riconoscimento o una dedica a chi ha reso importante un momento, che sia una persona, un simbolo, un oggetto o semplicemente noi stessi.
In questa collettiva anche la sede gioca un ruolo importante nel progetto e per questa occasione si è scelta la “Galleria delle Esposizioni” al Galata Museo del Mare, un “white cube”, un contenitore asettico che evidenzia l’opera con neutralità; qui il dialogo tra passato e presente, tra storia e contemporaneità sono, insieme alla strategica posizione centrale del Museo, valori aggiunti all’intero progetto.
Artisti:
Daniele Amelio, Emanuela Bava, BaX, Giorgia Bianchettin, Giusy Burdi, Lorella Cerquetti, Chiara Cinquemani, Paolo Frigo, Barbara Gatti Cocci, Daniela Giuliani, Elena Grandi, Chiara Guidotto, Michela Menon, Valerio Murri, Letizia Neri, Federico Pisciotta, Valentina Porcelli, Verdiana Ranieri, Giovanna Sposato, Lisa Yachia.
LOCATION: GALATA MUSEO DEL MARE - GENOVA
Il Galata Museo del Mare fa parte del Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni insieme al complesso monumentale della Lanterna, al Museo Navale di Pegli e alla Commenda di Pré che ospita il MEI - Museo dell'Emigrazione Italiana.
A pochi passi dall'Acquario di Genova, il Galata nasce alla fine degli anni ’90 del secolo scorso da un coraggioso progetto di riqualificazione storica e ambientale dell’area dell’antica Darsena e delle vestigia dell’Arsenale della Repubblica: un contesto tutt'ora visibile che conferisce un gran fascino all'intera area.
Il percorso di visita si snoda tra una parte museale, nell'edificio principale, e una “open air” dove si trova il parco archeologico-portuale che costituisce il “waterfront” del museo e dove è ormeggiato il sottomarino Nazario Sauro, unico in Italia visitabile in mare.
Nelle sale interne il visitatore attraversa ambienti dall'allestimento scenografico che creano un contesto suggestivo per apprezzare i preziosi oggetti delle collezioni: dipinti, carte nautiche medievali, atlanti, strumenti di bordo, modelli, eccetera.
Essi prendono così vita, invitando il visitatore a compiere un vero e proprio viaggio alla scoperta della storia e dell'immaginario del mare. Non a caso, lo slogan del museo è "Sali a bordo!".
Il Galata Museo del Mare è il più grande e innovativo museo marittimo del Mediterraneo.
Quattro piani espositivi seguono la marineria e la relazione tra Genova e il mare, dal medioevo all’età contemporanea.
RASSEGNA STAMPA
INSTALLATION VIEW