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MUSICAL FRAGMENTS / II EDIZIONE

Collettiva d'arte contemporanea

a cura di Benedetta Spagnuolo

MUSICAL FRAGMENTS / II EDIZIONE

Collettiva d’arte Contemporanea

a cura di Benedetta Spagnuolo

25 Maggio - 2 Giugno 2019

Vernissage: Venerdì 24 Maggio H. 11:00 am

Sala Messina - Ex pescheria, Via Calderai 52, Giarre (Catania)

Tutti i giorni H. 16:30-19:00

Ingresso libero

 

Organizzazione: ARTISTI ITALIANI - arti visive e promozione

Patrocinio: Comune di Giarre - Assessorato Turismo, Spettacolo e Cultura

Media Partner: Edizioni Lapis-Segnali di Suoni & Visioni in Sicilia

 

A quasi 10 anni dalla sua prima uscita, inaugura venerdì 24 Maggio alle ore 11:00 a.m. in Sala Messina (Ex pescheria di Giarre-CT) la II Edizione della Collettiva d’arte contemporanea “Musical Fragments” organizzata da “Artisti Italiani” e a cura di Benedetta Spagnuolo. La mostra ad ingresso libero è visitabile fino al 2 Giugno 2019.

Anche in questa edizione, artisti da tutta Italia propongono “strofe” di una canzone riflesse su opere d’arte visive, testi e note che li hanno ispirati durante il proprio percorso artistico ed esistenziale. La mostra racchiude “frammenti” di vita evocati attraverso la musica ed invita l’osservatore a ricordare con quelle note, esperienze passate, ripercorrendo un viaggio dentro la propria interiorità.

 

La musica da sempre ha un ruolo fondamentale nel nostro quotidiano e ha sempre influenzato la nostra vita, e questo lo fa anche nell’arte contemporanea.

L’artista durante l’esecuzione del suo lavoro entra spesso in uno stato di “trance” (in senso figurativo) dove l’esaltazione o l’estasi viene causata, non solo da remote sensazioni interne del proprio vissuto, ma anche da stimoli esterni, in questo caso dalla musica.

“Nella trance ci si trova assorbiti in uno stato contemplativo e ipnotico connotato da un’alta focalizzazione dell’attenzione verso gli stati interni e una consapevolezza diminuita dell’ambiente circostante.”

Si può pensare alla trance anche come fenomeno «parossistico» dell’esperienza musicale. In questo processo l’artista mostra il proprio stato d’animo nel momento in cui, durante l’esecuzione tecnica, la parte visiva ha incontrato quella uditiva; più che presentare immagini, forme e colori, vuole ostentare senza paura, l’istante in cui lo stato di  coscienza è stata alterato. L’elemento musicale diventa quindi uno tra i tanti e fondamentali fattori legati al contesto che causerebbe lo scatenamento della trance durante la realizzazione della sua opera.

Questa mostra di opere visive, fotografie, installazioni, pitture e grafiche, è un tassello essenziale per la narrazione dell’IO dell’artista che si rifletterà nella fruizione del visitatore, dove ogni opera “canta” attraverso la forma e la materia, urlando al mondo che l’eclettismo ormai è uno degli ingredienti essenziali dell’Arte Contemporanea.

 

La sede di “Sala Messina” gioca in questo caso un ruolo complementare nell’esposizione, perché fiore all’occhiello nel territorio etneo è l’unica pescheria nel territorio circostante ad essere stata rivalutata adesso come sede espositiva. In un dialogo inevitabilmente collegato alla contemporaneità più attuale, le opere e l’architettura sono opposti e allo stesso tempo coincidenti, come pelle e scheletro, come centro e periferia.

 

Artisti:

Pinuccia Alì, Giusy Burdi, Lorella Cerquetti, Yssi Chen, Arcangela Di Fede, Chiara Guidotto, Michela Menon, Valerio Murri, Federico Pisciotta, Cettina Tiralosi, Alfredo Torsello, Rosetta Tronconi.

LOCATION: SALA MESSINA-EX PESCHERIA - GIARRE (CT)

 

Ai piedi dell’Etna nella zona centralissima di Giarre (grande cittadina situata tra Catania e Taormina) scorge l’Ex pescheria del XIX, oggi denominata anche “Sala Messina”.

Questa sede è un fiore all’occhiello nel territorio etneo, l’unica pescheria nel territorio circostante ad essere stata rivalutata adesso come sede espositiva e per eventi.

La location è composta da due grandi sale (est e ovest); una è la sala conferenze, dove è possibile non solo la proiezione di video ma anche e soprattutto la possibilità di ospitare opere a parete con un’illuminazione dal carattere museale; l’altra sala è in realtà la vera e propria pescheria dove nel XIX secolo si praticava il mercato ittico; essa riprende, sia in verticale che in orizzontale, forme perlopiù triangolari che, insieme alla copertura in vetrata, donano grande personalità a tutto l’edificio.

In un dialogo inevitabilmente collegato alla contemporaneità più attuale, le opere e l’architettura sono opposti e allo stesso tempo coincidenti, come pelle e scheletro, come centro e periferia.

 

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