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LA QUINTA STAGIONE / IV EDIZIONE 

Collettiva d'arte contemporanea

a cura di Benedetta Spagnuolo

LA QUINTA STAGIONE - IV EDIZIONE

Collettiva d’arte Contemporanea

a cura di Benedetta Spagnuolo

 

16 – 21 Novembre 2025

Opening: Sabato 15 Novembre H. 17:30

Location: Complesso Monumentale di Santa Maria di Castello - Sala Espositiva La Cisterna -Genova (IT)

Orari di apertura: Tutti i giorni H. 16:00 - 19:00 - Mattina su appuntamento - Ingresso libero

Organizzazione: ARTISTI ITALIANI - arti visive e promozione


Tecniche consentite: Fotografia, pittura, installazione, scultura, illustrazione, grafica, video, performance_art
SELEZIONE: dati da inviare entro il 19 ottobre 2025

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PRESENTAZIONE E TEMATICA:

L’arte non si arrende all’emergenza mondiale (guerra e cambiamento climatico), anzi scatena in realtà nuove idee e suggestioni. Per questo cambiamento bisogna pensare anche a una nuova rinascita e così la curatrice Benedetta Spagnuolo ha ideato per il suo progetto espositivo una tematica e un titolo che emanano esattamente il senso di ripresa e di rifioritura: La Quinta Stagione.

                                         

La Quinta Stagione nasce dall’esigenza, prima del curatore e poi dell’artista, di creare un mondo utopico “non fatto” di stagioni, “non composto” da tempo, “non gestito” dallo spazio; un mondo personale, un periodo ipotetico nel quale non esiste né il freddo né il caldo, dove non c’è temperatura né tempo.

Questa Quinta Stagione cancella le stagioni dell’anno e della vita e i periodi che non ci fanno sentire parte integrante del mondo; nasce come desiderio di creare dentro di noi una presunta vita sospesa da giudizi e fatta solo d’istinto e gioia di vivere.

In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, la nostra urgenza è proprio di fuggire al di là di questo lasso di tempo per poterci rifugiare “oltre” e avvicinarci sempre di più a una dimensione personale e utopica. Si crea così un nuovo assetto politico, sociale o religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come modello ideale; ecco perché nasce La Quinta Stagione, per un sano ed intimo benessere individuale.

L’artista espone dunque una vera e propria rinascita di se stesso, circondato da elementi non solo naturali ma anche surreali; ciò che conta è che sia parte integrante di questo mondo ipotizzato, che esso sia fatto di elementi reali o immaginari.

Siamo abituati a considerare le stagioni secondo la loro classica suddivisione astronomica, cioè come l’intervallo di tempo che passa tra un equinozio e un solstizio, e si distinguono quindi quattro stagioni: primavera, estate, autunno e inverno. Dobbiamo pensare invece alla Quinta Stagione come a un periodo in fase a-temporale, la cui durata è del tutto soggettiva.

 

Molti hanno citato il concetto di quinta stagione: lo ha fatto, per esempio, la cantautrice Cristina Donà nel suo quinto album del 2007; e lo hanno fatto i registi Peter Brosens e Jessica Woodworth nel 2012, con il loro omonimo film in lingua originale, La Cinquième Saison.

Nel caso di Cristina Donà, l’idea dell’album viene dalla medicina tradizionale cinese, secondo la quale la quinta stagione è il periodo intermedio tra le stagioni: un momento di passaggio durante il quale corpo e spirito si preparano al cambiamento. È intorno al concetto di “preparazione” all’eventualità di dover affrontare un momento duro che ruotano i brani della cantautrice.

Il film La Cinquième Saison, invece, tratta di una misteriosa calamità che colpisce un remoto villaggio belga nelle Ardenne: è sempre inverno, la primavera si rifiuta di arrivare, gli alberi cominciano a cadere, la terra diventa arida e le provviste scarseggiano. Il ciclo della natura è sconvolto, la natura prende il sopravventoprovocando l’implosione della piccola comunità.

In questo film si percepisce il lato oscuro e oscurato della relazione dell’uomo con la natura durante le quattro stagioni e la quinta stagione è rappresentata in questo caso dal periodo in cui la natura, se pur immobile, riprende il comando.

In entrambi i casi, la quinta stagione è intesa come intervallo volto a finire, nel quale il tempo e lo spazio esistono concretamente; esattamente il contrario rispetto al nostro caso.

 

La “nostra” Quinta Stagione è soltanto nostra e singolare, percepita solo attraverso gli occhi e ingoiata in un vortice interiore; in questo caso l’artista ha il coraggio di mostrare e rappresentare il “non concreto”.

È una sfida tra il mondo tangibile e il mondo interiore, dal quale ciò che emerge è solamente la nostra….Quinta Stagione.

 

Benedetta Spagnuolo

 

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LOCATION: COMPLESSO MONUMENTALE DI S.M. DI CASTELLO - SALA ESPOSITIVA LA CISTERNA

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La Cisterna di Santa Maria di Castello è un luogo che porta in sé il fascino della storia e la potenza evocativa del tempo. Realizzata nel IX secolo, sotto il terzo chiostro del convento, era un tempo destinata a raccogliere l’acqua piovana che alimentava la vita quotidiana dei religiosi. Le sue mura, costruite con materiali di recupero e frammenti di colonne romane, custodiscono ancora oggi il dialogo silenzioso tra epoche diverse. Trasformata in salone per eventi e mostre, la Cisterna accoglie chi vi entra con l’atmosfera di un luogo che unisce funzionalità antica e bellezza attuale, offrendo uno spazio unico per l’arte contemporanea.
 

Attorno ad essa si estende il vasto Complesso di Santa Maria di Castello, che da secoli domina la sommità della collina affacciata sul porto. Qui la città ha stratificato le sue memorie più profonde: dalle fortificazioni preromane e romane, ai segni bizantini, fino al palazzo vescovile dei secoli IX e X, testimonianza di un’area che fu al tempo stesso presidio militare e centro religioso.

La chiesa, con le sue tre navate romaniche edificate nel XII secolo, si offre al visitatore come una sintesi di severa bellezza e ricchezza di dettagli: colonne e capitelli di reimpiego romano, volte a crociera quattrocentesche, il portale decorato da un fregio del III secolo. Il campanile romanico e le absidi, trasformate nei secoli, completano l’immagine di un edificio che ha accompagnato l’evoluzione della città mantenendo intatta la sua forza spirituale.

Il convento e i chiostri, spazi di vita comunitaria e di cultura, raccontano invece la quotidianità dei Domenicani e la raffinata committenza delle grandi famiglie genovesi. Il primo chiostro accoglieva i momenti di vita comune; il secondo, con la sua straordinaria decorazione pittorica quattrocentesca e l’Annunciazione affrescata, rimane un gioiello unico; il terzo, costruito tra Quattrocento e Cinquecento, custodisce proprio al di sotto la Cisterna, cuore segreto e simbolico del complesso.
 

Questo intreccio di architettura, arte e storia fa di Santa Maria di Castello non solo un luogo monumentale, ma un vero palinsesto della città, in cui passato e presente si incontrano.
Ospitare una mostra in questi spazi significa inserirsi in una continuità secolare, dove ogni opera dialoga con la memoria viva delle pietre e con la forza evocativa della storia.

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www.santamariadicastello.it

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SERVIZI OFFERTI:

• Esposizione di opere a parete, installazioni, video su monitor di grande formato e performance art.


• Organizzazione, cura e gestione della mostra, compreso l'allestimento e il disallestimento delle opere.


• Presentazione critica della mostra e redazione del comunicato stampa.


• Progettazione grafica e stampa di inviti, locandine, roll-up e manifesti promozionali.


• Distribuzione di cartoline e locandine in punti selezionati di Genova.


• Inviti personalizzati tramite la nostra newsletter.


• Ufficio stampa: diffusione di comunicati stampa su riviste d'arte, giornali locali, portali d'arte e social network del settore.


• Post, dirette web e/o interviste sui canali social durante l'evento.
• Assistenza al pubblico per tutta la durata dell’esposizione.


• Shooting fotografico di documentazione dell’allestimento delle opere esposte; riprese video delle performance; pubblicazione del materiale prodotto sui nostri portali ufficiali.

> L'UFFICIO STAMPA DI ARTISTI ITALIANI

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Deadline: 19 OTTOBRE 2025

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